"Le linee guida, ha dichiarato l'arch. strutturista Pelliccioni , dovevano essere dettate da principi di duttilita'strutturale e non da principi validi per strutture isotrope ;infatti le direttive sono state interpretate considerando gli edifici in muratura come scatole perfettamente rigide.
In cio' non valutando le capacita' inerziali di edifici con proporzioni geometriche diverse.Infatti analoghe caratteristiche costitutive dei materiali edilizi , a parita' di qualita', hanno prestazioni diverse , in relazione alle proporzioni morfologiche della costruzione,ovvero capaci di resisterealle sollecitazioni dinamiche , in manierauguale , a prescindere della direzione della forzante sismica.Da cio' si deduce che la soluzione , soprattutto per centri storici , realizzati completamente in muratura di mattoni , pietre o a sacco , deve tener conto della capacita'di questi materiali dicomportarsi con strutture autoportanti.Replicando ,ad esempio cio' che Filippo Brunelleschi realizzo'perla cupola di S.Maria del Fiore di Fi , utilizzando perl'autoportanza dello stesso ,ilprincipio della muratura tessuta a spina di pesce, definita da lui stesso , cilindro corda, da lui stesso studiata e mutuata dall'arch Bizantina.Questo tipo di struttura consent un comportamento resistenziale spaziale degli edifici , ovvero capaci di resistere con la massima duttilita'alle sei caratteristiche di sollecitazioni costituenti i gradi di liberta' spaziali di qualunque elemento costruttivo, o in terza dimensione".
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Ed ecco quanto affermava l'Arch.Pelliccioni , responsabile team Architetti strutturalisti dell'Ucle in merito all'Ospedale di Aquila e ribadito in questi giorni:"Il nodo del problema e' legato alla enorme massa dimensionale dell'Ospedale stesso, con il suo fronte di quasi 2 km. Una struttura di questa dimensione e' comunque soggetta anche con carichi statici a cedimenti differenziali , costituenti ampi cinematismi.Possiamo immaginarci quali cedimenti differenziali possano , come purtroppo si sono deterinati, sotto l'azione sismica di poco inferirore a circa 7 Richter di magnitudo subita.Al di là delle polemiche di eminenti strutturalisti nazionali, in relazione alle normative asismiche adottate, e' una costruzione del 67 , finita con collaudi nel 2003,che ha attraversato temporalmente l'evolversi di diverse normative antisismiche.
La soluzione in questi casi ' quella di realizzare strutture con molti giunti di dilatazione dinamica meccanica ,in mdo tale da smorzare ,zone per zone, energia di deformazione del terremoto, al fine di far coincidere il baricentro delle masse della costruzione, con ilbaricentro delle rigidezze strutturali.Cio' per evitare momenti torcenti inauditi che hanno,difatto,nelcaso dell'Ospedale di Aquila, causato implosione di tuttele strutture di tamponature.Ancorameglio, sesi vanno adutilizzare materiali perfettamente duttili , soprattutto per la realizzazione di nodi strutturali dei telai principali e secondari costituenti le strutture portanti sui punti critici delle ,ovvero l'incrocio travi e pilastri stessi"
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